ERIKA CAVALLINI

Nata in una famiglia di produttori specializzati nel settore della maglieria, Erika Cavallini ha iniziato lavorando per altri marchi prima di lanciare la sua linea personale di abbigliamento. Ecco la sua storia.

Erika Cavallini: storia del marchio di abbigliamento

Il marchio della stilista modenese Erika Cavallini è nato nel 2009, grazie alla collaborazione con Andrea Vincenzi, e all’intuizione della donna di mantenere la tradizione e la cura artigianale italiana dei prodotti di nicchia, coniugando queste con una specifica strategia di espansione. Il brand ha quindi un forte senso autobiografico che nasce dalla passione della designer per la moda intesa come linguaggio e arte applicata. Lo stesso concetto la Cavallini lo riversa anche negli abiti in quanto gli abiti non sono altro che i segni precisi di un vissuto personale ed emozionale. I primi abiti di prova erano poco meno di una dozzina, neri e caratterizzati da dettagli emozionali come bottoni vintage e finiture sartoriali. Tutte le collezioni sono caratterizzate da un senso di moderno romanticismo e di perfetta imperfezione. Nel 2011 ha aperto il primo showroom a Milano auto definendosi “SemiCouture”, nel 2012 avviene però il cambiamento definitivo in quanto il brand si lega definitivamente a quello della sua fondatrice, Erika Cavallini. Contemporaneamente cambia anche la proprietà che viene acquisita dai fondatori di Twin-Set, Tiziano Sgarbi e la moglie Simona Barbieri, i quali ne acquistano il 75% delle quote tramite la loro società Moda Gioielli.

Filosofia del brand di Erika Cavallini

La filosofia di fondo che anima Erika Cavallini fin dai primi passi del suo brand è la ricerca della qualità del tessuto. Tutti gli abiti, infatti, sono realizzati con tessuti provenienti dai migliori e più importanti maestri tessutai d’Italia con grande attenzione per l’artigianalità, i dettagli e la manifattura. Si presenta come un marchio di pret-a-porter interamente femminile, prodotto in Italia e questo gli ha consentito di ottenere un notevole successo. La Cavallini ha sempre messo la ricerca dei tessuti, anche antichi, al centro della sua filosofia di lavoro. Le forme degli abiti di ogni collezione sono sempre morbide, grande importanza è sempre data alla scelta dei colori e dei materiali per incontrare le esigenze e i gusti di donne di tutte le età.

Il 2019: l’anno della svolta

Dopo anni di successi e ampliamenti in tutto il mondo con annesso esordio sulle passerelle in occasione della fashion week di Milano, il 2019 è l’anno di una nuova svolta per la stilista. In concomitanza con la presentazione della collezione autunno-inverno 2019/20 la Cavallini ha annunciato l’abbandono della direzione dell’omonima linea di abbigliamento da lei fondata dieci anni prima e controllata dal 2016 da Abraham Industries detiene anche i marchi Semi Couture, Liviana Conti e Circus Hotel. La Cavallini, infatti, ha annunciato proprio in quell’occasione di voler concludere la propria esperienza che l’ha portata a lavorare con successo e soddisfazione grazie ad un team talentuoso e capace. L’ultima collezione della Cavallini come stilista, che aveva fondato il marchio nel 2009, è dunque quella dell’autunno-inverno 2019/2020.

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